Perché Costa del Mito?
Perché proprio sulla nostra spiaggia approdò Palinuro, fedele nocchiero di Enea , narrato da Virgilio nel Quinto libro dell’Eneide.
Palinuro che era partito dalla costa Libica con tutta l’armata, durante il viaggio si addormentò e cadde in mare. Dopo tre giorni in balia del Noto (vento del mediterraneo) approda sulle coste cilentane, dove viene divorato dai Lucani, indigeni del luogo. Su questo popolo si scaglio una maledizione; essi, per liberarsene, consultarono l’oracolo che consiglio loro di erigere un altare ove sacrificare una capra, da cui il luogo prese il nome di Torre del Capro che poi si mutò in Caprioli.
Il monumento funebre eretto dai Lucani passò alla storia come “Cenotafio” (letteralmente “tomba vuota”) e da allora, la zona del promontorio sul quale venne edificato fu chiamata “Capo Palinuro”.
Il Cenotafio di Palinuro è situato all’interno del nostro Villaggio turistico ed è stato dichiarato bene archeologico di eccezionale interesse.
I monumenti Naturali
Nel nostro campeggio troverete alcuni dei più rari alberi di ulivo appartenenti alla specie “pisciottana”, unicamente presenti nel Cilento.
L’ulivo “curcato ”, chiamato così, per la forma distesa al suolo del suo tronco, quasi come fosse dolcemente addormentato, è un originale esempio di come la natura possa assumere forme impreviste.
Questo magnifico Ulivo si compone di tre sezioni apparentemente separate ma legate ad unico ceppo sotterraneo ; nell’incavo di una delle sezioni cresce spontaneamente una pianta di Fico selvatica.
Solo nel nostro Campeggio è possibile ammirare la maestosità del più grande ulivo presente nel Parco Nazionale del Cilento. La sua età è stimabile intorno ai “soli” 2000 anni !